Settembre andiamo, è tempo di lottare!
Un autunno caldo si prepara per l’Emilia-Romagna
Sabato 21 settembre, ancora una volta, Bologna ha visto le facce e sentito le voci di coloro che proprio non ce la fanno ad inghiottire un modello sbagliato, che vuole ridurre tutto a merce, o ad esercito di soldatini obbedienti.
Con partenza dal Parco Don Bosco, dove ancora permangono le tracce del lunghissimo presidio che ha (per ora) salvato dalle motoseghe decine di alberi maestosi e preziosi, un allegro e arrabbiato corteo molto intergenerazionale ha percorso le vie cittadine, attirando l’attenzione della cittadinanza, sempre più solidale.
Questa volta, il bersaglio della protesta è il Disegno di Legge 1660, che vuole ridurre a questione di ordine pubblico le centinaia di mobilitazioni indotte da drammi sociali veri, e pensa di risolvere i problemi sul tappeto vietando, mettendo a tacere e magari cacciando dietro le sbarre coloro che dicono no e che propongono un altro modo di vita possibile. Un Disegno di Legge che sembra disegnato su misura per contrastare le lotte per il diritto ad abitare, i diritti per la popolazione detenuta e le vertenze per la giustizia climatica e ambientale.
RECA era presente con il suo striscione e con delegazioni da varie parti della regione, in coerenza con il proprio sforzo di costruire la necessaria e laboriosa convergenza fra diversi tipi di istanze che emergono dalla società, alle quali nell’ultimo anno e mezzo si aggiunge in maniera prepotente la dura battaglia relativa alle drammatiche conseguenze delle alluvioni.
I temi della transizione ecologica, la cui necessità è ogni giorno più evidente – a dispetto delle conclamate opzioni negazioniste del Governo e di gran parte del mondo imprenditoriale, e delle ipocrisie e tentennamenti delle amministrazioni locali – individuano nel terreno della democrazia e delle possibilità di partecipazione vera della gente, un punto fondamentale di impegno comune con tanti altri soggetti sociali e con tutte le persone che pensano sia giusto darsi da fare per un altro mondo possibile.
Proprio per questi motivi, anche dalla manifestazione di sabato scorso nasce un caldo invito alla partecipazione al convegno che si terrà a Bologna sabato 5 ottobre in cui si dibatterà che cosa sia e che cosa possa essere la democrazia oggi, in questo Paese e in questa regione. Un momento che non vuole essere solo di discussione fra associazioni e gruppi organizzati, ma ha l’ambizione di coinvolgere chiunque pensi che poter influire concretamente sulle scelte che riguardano la vita di tutte e tutti sia sommamente importante.
Vi invitiamo anche a prestare attenzione alle prossime importanti iniziative che verranno annunciate a breve e a partecipare sempre più numerosi e numerose, perché l’ambiente, la salute, la libertà di protesta non sono temi su cui si può restare indifferenti, riguardano tutte e tutti noi.
Articolo a cura di Pippo Tadolini (Coordinamento Ravennate Per il Clima Fuori dal Fossile)
Foto di Gianni Tugnoli
Claudio
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