Ferrara cambia o si rifiuta?

A Ferrara è possibile ripubblicizzare il servizio dei rifiuti, passare alla modalità di raccolta porta a porta, dismettere una linea dell’inceneritore. Infatti la gestione del servizio rifiuti è scaduta alla fine del 2017 e continua ad essere svolto in proroga da Hera.

Uno studio dell’Università di Ferrara, commissionato dall’Amministrazione Comunale, sostiene che passare ad un modello diverso costerebbe di più. In realtà, tale studio è viziato da un approccio economicista, per cui è concentrato solo sul tema dei costi e non  si confronta con i risultati che si possono realizzare con il passaggio alla pubblicizzazione e alla modalità di raccolta porta a porta, a partire dalla riduzione dei rifiuti prodotti e di quelli da inviare allo smaltimento.

La Rete Giustizia Climatica di Ferrara ha messo a punto un proprio elaborato da cui, invece, risulta evidente come i migliori risultati siano ottenuti, in generale, dalle gestioni che associano sistemi di tariffazione/tassazione di carattere puntuale alla modalità di raccolta porta a porta, e ciò anche per quanto riguarda la riduzione dei costi del servizio. Il ricorso alla gestione pubblica, poi, rafforza questa tendenza. Infine, si mette in luce come la ripubblicizzazione del servizio dei rifiuti è più che fattibile anche sotto il profilo del fabbisogno finanziario, in particolare, potendo ricorrere alle riserve disponibili di Ferrara Tua SpA o, in via subordinata, alla vendita di parte delle azioni Hera, non vincolate dal patto di sindacato tra i soci pubblici, da parte del Comune di Ferrara.

Insomma, si può ripubblicizzare e passare al sistema porta a porta (e anche ridurre di gran lunga il ricorso all’inceneritore): è solo questione di volontà politica.