L’azienda Tekapp infatti vanta (scrivendolo direttamente nel sito) legami con la divisione 8200 dell’esercito israeliano ed esalta le tecnologie di sorveglianza e controllo made in Israele.
A questa azienda da anni si sono affidate molte aziende della nostra regione come Florim, Dallara, Inalca, Barilla, ed altre, (informazioni riportate nel loro sito) per difendere la cybersecurity. Il noleggio di team di hacker Israeliani offerto da Tekapp alle aziende, ha un nome poco tranquillizzante “adotta il tuo cecchino”.
Tutto questo, ripetiamo, è scritto nel sito.
Aziende che noi, come associazioni ambientaliste, contestiamo localmente perché portano avanti un modello basato sulla crescita economica infinita e insostenibile, e impattano sui territori.
Nel convegno sono presenti anche docenti universitari e fino a un mese fa, l’evento era patrocinato dalla Regione, che poi si è tardivamente defilata.
Da un articolo comparso nel Manifesto un mese fa, che denunciava tutto questo, è partita una campagna di pressione che ha portato la Florim a negare la sede.
Siamo quotidianamente straziati dalle immagini che provengono da Gaza, un eccidio di civili sotto gli occhi del mondo.
Per questo chiediamo a tutte le aziende clienti di Tekapp e di ogni azienda che ha legami con esercito israeliano, di stralciare ogni accordo. Ricordiamo infatti che il governo di Israele è accusato di crimini contro l’umanità dal tribunale dell’Aja.
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